Apis mellifera. E’ la specie più conosciuta fra gli Apoidei, diffusa in tutto il mondo conta numerose razze, quelle originarie dell’Italia sono l’ape sicula e l’ape ligustica.

L’organizzazione sociale dell’ape domestica è la più evoluta tra gli insetti, e la divisione in caste prevede una regina (l’unica femmina fertile), i fuchi (maschi fertili) e le operaie (femmine sterili). Una famiglia può contare anche oltre 50.000 individui; la divisione dei ruoli e la comunicazione interna sono molto sviluppati tanto da considerare l’alveare come una comunità dotata di autonomia propria. L’ape viene allevata da millenni per la produzione di miele, polline, pappa reale e cera, ma anche per l’opera di impollinazione. Una delle caratteristiche principali del bottinamento delle api, è la cosiddetta ”costanza fiorale”, per cui le api bottinatrici di un alveare, comunicando tra loro la posizione della fonte di cibo, si concentrano sulla medesima coltura fino a che questa non risulti più attrattiva. In agricoltura l’ape viene utilizzata in particolare sui frutteti, ma anche foraggere da seme e orticole beneficiano della loro azione impollinatrice. Il numero di alveari da introdurre in campo per una buona impollinazione può variare da 2 a 10 per ettaro, in funzione della coltura.

Bombus terrestris. Esistono più di 300 specie di bombi ed il Bombus terrestris è una delle specie più diffuse in Italia.

I bombi hanno dimensioni superiori a quelle di un’ape e il corpo ricoperto da una fitta peluria. I bombi formano colonie molto meno numerose rispetto alle api, senza una precisa divisione dei compiti tra le operaie. La loro attività di bottinamento è molto intensa; basti pensare che la regina può arrivare a visitare 6000 fiori al giorno. I bombi non hanno bisogno di temperature alte per bottinare, e per questo motivo sono più attivi delle api nelle prime ore del mattino e la sera, e all’inizio della primavera. Sono molto utilizzati come impollinatori di colture sotto serra perchè più resistenti delle api a condizioni di confinamento e di alta temperatura ed umidità. Grazie alla conformazione del loro corpo, i bombi sono inoltre particolarmente adatti all’impollinazione di colture come il pomodoro e la melanzana, che richiedono un energico scuotimento del fiore per consentire il rilascio del polline dalle antere.

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