Nelle aree agricole i movimenti degli insetti utili attraverso le colture di interesse agrario, passano inosservati e seppur importantissimi per il sistema ecologico generale vengono il più delle volte distrutti da errate pratiche agronomiche. Lo spostamento periodico fra colture e spazi naturali, è un momento estremamente importante. Tali spazi, costituiti da vegetazione spontanea ai margini di frutteti o vigneti, ma anche dalla componente erbacea degli interfilari inerbiti, spesso vengono eliminati dalle normali pratiche di taglio, eliminando il luogo di abituale dimora e passaggio degli insetti utili che spesso non riescono a terminare il loro ciclo biologico più lungo di quello di molti insetti dannosi che poi aggrediscono le colture agrarie. Una buona copertura di vegetazione erbacea spontanea ai margini del frutteto o del vigneto, ma soprattutto sfalci meno frequenti effettuati nei periodi giusti, garantisce una importante proliferazione di Coccinellidi, Crisope, Sirfidi e di altri ausiliari (Imenotteri Braconidi parassitoidi di afidi in particolare) sia come numero di specie che di individui, una maggior efficacia nel contenimento delle infestazioni anche in stagione precoce o avanzata e un aumento delle possibilità di sopravvivenza in caso di eventi sfavorevoli. Ricordiamo inoltre l’importante ruolo di una coccinella predatrice, Stethorus punctillum, che controlla il ragnetto rosso dei fruttiferi.

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