La tessitura del terreno è una denominazione soggetta a numerose interpretazioni e quindi troppo spesso poco accettata dagli studiosi, ma se riuscissimo a intenderla esclusivamente come la distribuzione dimensionale delle particelle che costituiscono il terreno e che da tale distribuzione dipendono caratteristiche agronomiche peculiari, possiamo affermare che è giusto basare i nostri approfondimenti usando come guida la tessitura del terreno. Non bisogna dimenticare però che il terreno è in continua evoluzione e di conseguenza l’interpretazione di una tessitura ha validità per un periodo relativamente breve. Infatti solo per periodi relativamente brevi i processi evolutivi dovuti ad attività chimiche, fisiche e biologiche sono praticamente trascurabili.
L’analisi fisico-meccanica o granulometrica ha lo scopo di determinare la quantità di particelle previste dalle classificazioni suddette. I risultati saranno utilizzati per determinare, mediante l’uso dei diagrammi, l’appartenenza del terreno analizzato ad una precisa classe di tessitura. Il diagramma va usato dopo aver trasformato i dati analitici in percentuali di terra fine, cioè tali che la somma di sabbia, limo e argilla sia pari a 100. Fatto ciò si traccia su ogni lato, in corrispondenza della percentuale relativa, una retta parallela al lato che segue in senso orario: il punto d’incontro delle tre rette indicherà la classe tissurale di appartenenza. Presupposto teorico importante alla elaborazione del diagramma, è stato quello di far coincidere la classe tissurale così analizzata con la stima, da parte dell’agricoltore, della lavorabilità del terreno. Infatti la denominazione che assume un terreno non è legata al costituente che si trova in maggiore percentuale, ma a quello che gli imprime più specifiche caratteristiche. In generale questa correlazione è buona per la maggior parte dei terreni europei e degli USA nord-orientali, ma è molto precaria per i terreni tropicali e sub-tropicali. La scelta americana di fissare il limite superiore del limo a 0.05 mm invece di 0.02, tiene probabilmente conto della stima della lavorabilità.
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