L’aglio è parente di cipolla, erba cipollina, porro, scalogno, asparago e altri ortaggi minori, oltre che di numerose piante medicinali o ornamentali anche velenose come veratro, colchico, tulipano, giglio ecc. Questo ortaggio, il cui nome sembra derivi dalla parola celtica all (<<caldo, bruciante>>), in allusione al sapore, viene coltivato da tempi antichissimi e la sua origine è incerta. Linneo indica la Sicilia come patria della pianta, altri l’Egitto, il deserto dei Kirghisi (nell’odierno Kazakistan) o l’India. E’ più probabile però che questo bulbo sia stato coltivato inizialmente proprio in Egitto, visto che la civiltà egiziana fu più antica di quella siciliana, che l’aglio cresce in climi caldi (probabilmente non quelli delle originarie terre celtiche) e che – come riferisce Erodoto (storico greco, 484-425 a.C.) – sulla piramide di Cheope risalente a quasi cinquemila anni addietro furono scritte in caratteri egizi le spese sostenute per gli operai in ramolacci, cipolle e agli.


INDICAZIONI

Allium sativum, oltre che usatissimo nella medicina popolare, è anche pianta molto studiata dalla scienza moderna che ha dimostrato con la sperimentazione più ortodossa ciò che l’antica cultura tramandava. Le sue azioni sull’organismo sono numerose.

Azione ipotensiva e cardiovascolare

Numerosi autori hanno osservato, dopo somministrazione di aglio, un abbassamento della pressione arteriosa sia massima (sistolica) che minima (diastolica). Tale ipotensione sarebbe dovuta a vasodilatazione delle arteriole e dei capillari, per cui i preparati di aglio troverebbero indicazione tanto nella pressione sanguigna alta di origine aortica quanto in quella di origine renale . L’azione di questa pianta si esplica anche sul cuore, determinando un rallentamento del ritmo e un aumento della forza di contrazione cardiaca. Tutto ciò è a beneficio dei soggetti arteriosclerotici e cardiopatici i quali hanno manifestato, dopo adeguate cure a base di aglio, un deciso miglioramento delle condizioni generali. E’ stato altresì scoperto che i preparati di aglio impediscono la formazione di lesioni arteriosclerotiche negli animali, allungandone la vita.

Azione sul sistema respiratorio

L’olio essenziale contenuto nell’aglio viene in gran parte eliminato (come tutte le sostanze volatili) attraverso il sistema respiratorio, ove svolge una decisa azione antisettica, balsamica ed espettorante. Questi effetti sono importanti nel curare le laringiti, le bronchiectasie (dilatazioni dei bronchi soggetti a frequenti infezioni) e le complicanze infettive dell’enfisema polmonare. Prima dell’avvento degli antibiotici l’essenza di aglio ha dato, fra tutti i vegetali sperimentati, i migliori risultati nella cura della tubercolosi polmonare.

Azioni sulle affezioni del tubo digerente

Numerose sono state le prove eseguite al riguardo; le azioni più rilevanti dell’aglio su questo apparato sono quelle antidiarroica, antisettica sulla flora batterica patogena, antidispeptica (digestiva); si aggiungono inoltre le proprietà colagoga e coleretica (stimolo all’emissione e alla produzione di bile) con conseguente riduzione del colesterolo nel sangue, e quella antielmintica (vermifuga) per ascaridi, ossiuri e tenia. L’aglio si è rivelato attivo contro i fenomeni putrefattivi da batteri presenti nell’apparato gastroenterico (Proteus) e nella dissenteria amebica (causata da Entamoeba histolytica). I popolii mangiatori di aglio mostrano maggior resistenza ad alcune malattie infettive intestinali, fra cui la dissenteria e il colera. Buoni risultati si sono ottenuti anche in caso di tubercolosi intestinale. Questo ortaggio concorre a prevenire il cancro del colon. L’aglio eccita la secrezione dei succhi gastrici e può quindi essere utile a chi ha lo stomaco debole o poco attivo, mentre viene mal sopportato da chi soffre di gastriti ipersecretive o ulcere gastroduodenali.

Azione antibiotica

E’ forse la caratteristica più interessante dell’aglio e, riassumendo i dati tratti dall’ampia ricerca fatta in merito, si può dire che i preparati di aglio hanno azione antibiotica su moltissimi germi fra i quali, come già detto, il Proteus oltre che sugli stafilococchi, sul bacillo della lebbra, sui colibacilli, sugli pneumococchi, sugli streptococchi, su alcune salmonelle, sul vibrione del colera ecc. Il principio batteriostatico (che arresta lo sviluppo dei batteri) dell’aglio (che essendo molto volatile è attivo anche a 20 cm di distanza dai terreni di coltura batterica) è l’allicina: l’attività di 1 mg di questa sostanza corrisponde a 15 ”unità Oxford” di penicillina. In Svezia è stata addirittura osservata, ancora prima della Seconda guerra mondiale, un azione profilattica della poliomielite. Del resto, che l’aglio sia attivo anche contro i virus è da tutti sperimentabile in caso di raffreddore, di influenza, di herpes labiale (succhiando 2 spicchi d’aglio pelati per alcune ore, il decorso di queste infezioni è in genere molto più breve e benigno).


Per rimediare all’alito che sa di aglio

Per limitare il potente e caratteristico odore che l’aglio conferisce all’alito (l’essenza viene come si è detto in buona parte eliminata attraverso i polmoni) si può ricorrere a dei preparati farmaceutici a base di aglio deodorati ma meno attivi; oppure si possono masticare, dopo la sua assunzione, dei semi di anice o di finocchio, si può mangiare del prezzemolo o una mela, o bere un po’ di latte. Anche se il risultato ottenuto non sarà proprio perfetto, ci si può consolare pensando che nell’antichità puzzare di aglio era un vanto, garanzia di forza, di coraggio e virilità.


Azione ipoglicemizzante

L’aglio ha la proprietà di abbassare il tasso di glucosio nel sangue, e lo è anche in assenza di pancreas funzionante: è perciò una sorta di blanda insulina vegetale.

Azione anticancerosa

Resta praticamente misterioso (esistono ipotesi non sufficientemente provate) il meccanismo di prevenzione e cura del cancro che questa pianta denota. Fatto sta che sugli animali e sull’uomo l’aglio esercita un’azione immunizzante nei riguardi delle affezioni neoplastiche (cioè dei tumori) e un’azioni inibitrice sullo sviluppo dei tumori maligni. Del resto è noto che il cancro è praticamente sconosciuto presso i popoli che consumano quotidianamente notevoli quantità di aglio o di cipolla, e nei Paesi dove il cancro è molto raro (Cina, Serbia e Provenza) l’aglio entra abbondantemente nella dieta di quelle popolazioni.

Altre azioni

L’aglio ha effetto rubefacente sulla pelle e può, in forti dosi, provocare vesciche; è però molto utile in caso di verruche. Questa liliacea ha poi manifestato anche la proprietà di regolare la tiroide, di combattere la malaria e di limitare i danni da nicotina nei fumatori. Altre proprietà sono lo stimolo a eliminare gli acidi urici e la tendenza a fluidificare il sangue riducendo le turbe della coagulazione (preventivo degli accidenti cardiovascolari). Ultima azione benefica, ma non irrilevante, è quella afrodisiaca: il suo effetto stimolante sulla sfera sessuale è stato, ed è, usato presso molti popoli. L’aglio è dunque un farmaco portentoso, e come tutti i buoni medicamenti è poco tossico: si è stimato infatti che la dose tossica per l’adulto sia di 595 grammi al giorno.


Rimedio all’aglio da bere con il latte contro l’eccesso di colesterolo nel sangue e l’ipertensione

Riempite un vaso di vetro con spicchi di aglio pelato e schiacciato. Ricoprite con alcol a 40-45 gradi o con grappa di vinaccia, in modo che la superficie dell’alcol sia poco sopra i bulbilli. Lasciate a macero per 15-20 giorni, quindi filtrate. Prendetene, diluito in un bicchiere di latte, 5 gocce il primo giorno e poi una goccia in più ogni giorno fino ad arrivare a 20; calate poi di una goccia ogni giorno fino a tornare alle 5 gocce di partenza. Potete ripetere tale cura 2-3 volte, ma sempre con almeno 15 giorni di pausa fra un ciclo e l’altro. Questa preparazione può essere anche blandamente ipoglicemizzante e vermifuga.


Preparazioni e dosi

Le proprietà dell’aglio rimangono attive se non è scaldato sopra i 50 °C. Un ottimo modo di assumere tale ortaggio-farmaco è quindi allo stato crudo insieme ad altre verdure, oppure cotto molto delicatamente.

In particolare l’aglio si usa crudo in caso di verruche: si protegge la pelle circostante con del cerotto, si copre la verruca con aglio tritato e si ferma il tutto in posizione con altro cerotto. Si tiene in loco durante la notte e si toglie la mattina. Si ripete fino a scomparsa della verruca. Di solito bastano meno di quindici giorni. Una buona tintura madre di aglio si può preparare in casa con 20 grammi di aglio pelato e schiacciato per 100 grammi di alcol a 75 gradi, lasciando macerare il tutto dieci giorni. Se ne possono assumere 20-30 gocce, in acqua o latte, due-tre volte al giorno, come blando antibiotico per le vie urinarie e per l’albero respiratorio. In caso di enuresi si consiglia dei semicupi di 20 minuti al giorno con l’infusione per 30 minuti di 2 teste d’aglio schiacciate, 1 manciata di biancospino, 1 di melissa e 1 di ortica in 3 litri di acqua. L’aglio può anche essere aggiunto ad altre erbe in infusione (1 fettina di spicchio per 1 tazza di acqua): alle basse temperature dell’infuso si conserva parte della sostanza attiva. Ottimo anche il ricorso all’olio essenziale: 2-5 gocce due-tre volte al giorno con un po’ di miele, nel vino bianco o in capsule (queste ultime vengono prodotte da laboratori specializzati e si trovano anche in farmacia). Nell’alimentazione l’aglio è ineguagliabile per insaporire e per conservare molti cibi (il suo aroma tiene anche lontani gli insetti).

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