piretro

Il piretro (o piretrine naturali) è un antiparassitario di origine naturale che si ottiene dai fiori di Chrysantemum (Tanacetum) cinerariifolium, una pianta erbacea perenne della famiglia delle Composite. E’ efficace contro afidi, tripidi, lepidotteri, stadi giovanili di cimice verde, altiche e molti altri insetti. Si tratta, come già detto, di un prodotto di origine naturale, da non confondere con i piretroidi che sono insetticidi di origine chimica. Il piretro agisce per contatto, cioè è efficace solo se le gocce del trattamento colpiscono l’insetto. Non penetra nei tessuti vegetali e pertanto non è efficace nei confronti di insetti protetti da accartocciamenti fogliari o che vivono dentro la pianta (fusto, foglie, fiori, frutti, radici). E’ attivo contro giovani e adulti, ma non contro le uova. Ha azione neurotossica, interferendo nella trasmissione degli impulsi nervosi. E’ fotolabile, essendo degradato dalla luce diretta del sole, ed è termolabile, iniziando a diminuire di efficacia quando le temperature superano i 26-28°C, pertanto i trattamenti vanno eseguiti al tramonto, oppure nelle giornate poco luminose. E’ tossico per le api e per i pesci: rispetto alle api è sufficiente trattare al tramonto, rispetto ai pesci occorre fare attenzione che il prodotto non raggiunga corsi d’acqua. Essendo costituito da un complesso di molecole ad azione insetticida, fra cui la più potente è l’acido crisantemico, richiede che l’acqua nella quale viene miscelato abbia un pH uguale o minore a 7, affinchè il principio attivo acido non si disattivi reagendo con sostanze basiche. Se l’acqua impiegata nel trattamento possiede un pH maggiore di 7 (situazione piuttosto frequente), occorre acidificarla aggiungendovi un pò di aceto o acido citrico, conviene comunque munirsi di un pH-metro o di cartina di tornasole per controllare i valori; è inoltre importante non scendere sotto a 5 con il pH per non rischiare di danneggiare la vegetazione. 


azadiractina

L’azadiractina è un antiparassitario naturale ad azione insetticida costituito da un complesso di sostanze estratte dall’olio di semi di Azadirachta Indica (albero del Neem), una pianta tropicale. Non va confuso con l’olio di semi di Neem che invece è un fertilizzante, contiene molto poca azadiractina e ha un’azione antiparassitaria blanda. L’azadiractina è efficace contro gli stadi giovanili di afidi, lepidotteri, tripidi, e molti altri insetti. Possiede anche una discreta azione collaterale acaricida e nematocida. Agisce per contatto e ingestione. Riesce a penetrare nella pianta attraverso la vegetazione: una volta penetrato nella foglia riesce a distribuirsi al suo interno fino a raggiungere la pagina opposta. Può essere assorbito anche dalle radici, qualora distribuito nel terreno, ai piedi delle piante, per esempio, con un innaffiatoio: una volta entrato nella pianta, si diffonde veicolato dalla linfa ascendente (azione sistemica). E’ attivo solo contro gli stadi giovanili, perchè non permette la sintesi dell’ormone della muta, portando così l’insetto a morire; di conseguenza non è efficace contro gli adulti, in quanto organismi non più soggetti a mute. La sua azione insetticida persiste nella pianta per poco meno di una settimana e, interessando solo gli stadi giovanili, di solito implica la ripetizione del trattamento per 1-2 volte a distanza di una settimana finchè gli adulti non sono più attivi per morte naturale. Per contenere meglio la crescita di popolazioni di afidi parzialmente protette dalla vegetazione, l’azadiractina può essere miscelata al piretro (che ha un forte potere abbattente), rispettando le dosi in etichetta. E’ fotolabile e pertanto è necessario trattare al tramonto. Non è tossico per le api, nè per i pesci. Anche in questo caso l’acqua utilizzata per il trattamento deve avere un pH inferiore a 7 .