Rapax AS contiene Bacillus thuringiensis sottospecie kurstaki del ceppo EG 2348; questo è frutto di un processo naturale di miglioramento genetico (transconiugazione batterica) che ha permesso di raccogliere le caratteristiche positive di diversi ceppi in uno solo. Il ceppo EG 2348 di B.thuringiensis kurstaki è stato inserito in Allegato I (elenco delle sostanze attive ammesse per la preparazione di prodotti fitosanitari in Europa) il 01/05/2009 ed è di proprietà di Biogard, Divisione di CBC (Europe) S.r.l.
Rapax AS è un formulato in sospensione concentrata acquosa di recente registrazione. La formulazione liquida consente una facile manipolazione e un’immediata solubilità grazie ai coformulanti di origine naturale ad azione bagnante, che ne migliorano la distribuzione in campo, esaltandone l’efficacia sulle superfici maggiormente ricoperte di cere, come nel caso dei grappoli di uva nei confronti delle tignole o in molte colture orticole. Tra i target più comuni si possono elencare le tignole della vite, la tignola del pomodoro, i ricamatori delle pomacee, le tignole degli agrumi e dell’olivo e i defogliatori delle forestali. B.thuringiensis kurstaki è un batterio gram-positivo, mobile e ubiquitario in tutti i suoli. La peculiarità di B. thuringiensis è quella di avere la capacità, in determinate condizioni, di produrre all’interno della spora un corpo parasporale di origine proteica (chiamato cristallo) contenente la deltaendotossina, una proteina tossica per diverse specie di insetti, soprattutto Lepidotteri. Il cristallo proteico, una volta ingerito dalle larve, giunge nell’intestino medio, al cui interno per effetto del pH alcalino si scompone in altre unità proteiche grazie all’azione di specifici enzimi. Le tossine così liberate si legano a recettori specifici nell’intestino delle larve nei quali determinano la perdita di funzionalità delle cellule epiteliali. Questo provoca l’immediata paralisi dell’apparato intestinale e boccale della larva, che rapidamente cessa di nutrirsi. Il successivo disfacimento della parete intestinale crea le condizioni per l’invasione dell’emocele e lo sviluppo di setticemia che porta alla morte della larva nel giro di alcuni giorni.
B.thuringiensis kurstaki agisce SOLO per ingestione. È fondamentale bagnare bene e uniformemente la coltura da proteggere e monitorare attentamente lo sviluppo della popolazione dei fitofagi-target attraverso trappole di monitoraggio, modelli previsionali e osservazioni in campo. La massima efficacia si ha nei confronti delle larve di Ia e IIa età che grazie alle piccole dimensioni e all’elevata attività trofica ingeriscono in breve tempo la dose letale di Bt. Per questo occorre Intervenire alla schiusura delle uova dell’insetto bersaglio eseguendo almeno 2 interventi a distanza di 7 giorni. Se necessario (volo prolungato dell’insetto con conseguente schiusura scalare delle uova), eseguire un 3° intervento dopo ulteriori 7-10 giorni.
AVVERTENZE:
Preferibilmente eseguire i trattamenti nelle ore serali o nelle prime ore del mattino, controllando che il pH dell’acqua impiegata si mantenga tra 6 e 8; non miscelare con prodotti molto alcalini (ad esempio, Polisolfuro di Calcio).
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