Un giorno la farfalla stanca de danzà ner cielo,
s’agnede a riposa l’ali, su ‘n ber fiore de melo.
Nascosto tra le fronne er camaleonte la spiava,
lei se ne accorse e dall’arto lo disprezzava:
-che t’ho fatto- s’avvicinò, affranto dar dolore,
-sei n’poraccio perchè nun c’hai n’colore-
Lui ja rispose -vabbè ma c’ho n’anima e n’cervello-
e lei -ma sei solo e brutto, oggi conta solo quello.-
Goffo je s’avvicinò piano piano,
e sussurrò fissandola un pò strano
-Ricordete, oh mia bella farfallona,
che ortre ad esse brava e bella, sei pure bona.-
Era proprio n’bocconcino appetitoso,
così je diede n’bacio cor linguone appiccicoso.
Nella vita nun basta esse bravo e bello,
devi ave core e n’pochino de cervello.
acqua Agricoltura agricoltura biologica alimentazione biodiversità biologico bremia calcio concimazione concimi dacus oleae difesa biologica erboristeria escoriosi fisiologia vegetale fitopatologia fotosintesi fotovoltaico glomus humus irrigazione lattuga lotta integrata magnesio marciume apicale Micelio micorrize mosca dell'olivo nutrizione Oidio olivo olter ortaggi peronospora piante medicinali pomodoro Riflessioni risparmio idrico rogna dell'olivo sostanza organica stomi traspirazione trattamenti Trilussa vite
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.