Si tratta di un fertilizzante che deriva da materie prime animali prodotte con un processo di idrolisi meno spinta, così da lasciare nel formulato una parte di catene peptidiche più lunghe, oltre al consueto contenuto in aminoacidi liberi. In questo modo Lysofert si adatta meglio ad una applicazione radicale, in quanto l’elevato contenuto di Azoto (oltre 8%) viene reso disponibile in modo più graduale dal momento che i microrganismi del suolo impiegheranno tempistiche diverse per attaccare catene peptidiche di diversa lunghezza. I microrganismi del suolo (indigeni o artificialmente introdotti) ne trarranno un grande vantaggio che si rifletterà positivamente sull’attività radicale della coltura di applicazione. Lysofert può essere applicato in qualsiasi momento del ciclo vegetativo, ma è fortemente consigliata la sua applicazione dopo il trapianto o alla ripresa vegetativa, nel caso dei fruttiferi. Il prodotto può essere inoltre utilizzato ad ogni fertirrigazione con idrosolubili di sintesi anche a dosaggi ridotti per migliorare il rendimento.